martedì 11 ottobre 2016

Fichi a colazione//Come affrontare i primi freddi e un po' di realtà


Ormai l'avrete capito che l'autunno è la mia stagione preferita.
Penso di avervelo detto tipo...ottocento volte?

Mi sentivo tanto originale finché the internet non mi ha aperto gli occhi e ho scoperto la fissazione delle american girls per le sciarpe, le foglie colorate e i lattes alla zucca, spezie e compagnia bella.

Un piccolo momento di satori alla fight club.

Pur non essendo originale però, continuo a nutrire un amore profondo per i primi freddi, e non solo perché ci liberano dalle odiate zanzare, tingono viali e parchi di colori meravigliosi e mi permettono -finalmente- di tornare a vestirmi come un essere umano, ma soprattutto per le cosine buone che si ricominciano a trovare sui banchi del mercato e che si possono di nuovo portare in tavola.

Che novità, vero?
Insomma, alla fine lo sapete che è sempre in cucina che voglio portarvi.
Altrimenti questo blog si chiamerebbe Celeste Campeggia, o Gioca a Rubamazzo o Pettina le Bambole. 
Quindi rassegnatevi.


L'ospite di questa puntata è un altro dei miei must di inizio autunno...anche se ormai siamo veramente agli sgoccioli della sua stagione: il fico.

Quest'anno ne ho trovati di deliziosi, tanto che quasi mi dispiaceva usarli in una ricetta...ma non potevo certo mangiarmeli tutti in una volta!

Cuocendoli si allunga la vita di questi frutti tanto delicati che così possono restare in frigorifero qualche giorno in più senza rovinarsi, pronti per la nostra colazione o da servire con dei formaggi o addirittura per guarnire un'insalata autunnale robusta.

La ricetta che mi premeva di più raccontarvi però, è il porridge di avena sui quali sono mollemente adagiati in queste foto e che mi accompagna nelle prime fredde, e spesso uggiose, mattinate.

Non fate quella faccia, perché è la stessa che facevo io prima di assaggiarne una cucchiaiata calda una mattina d'inverno.
Scalda fin nelle ossa e sazia in modo sublime.

Questa versione che ho scovato, poi, è fantastica se la mattina non avete molto tempo a disposizione ma proprio non siete in grado di mettere il naso fuori casa senza aver mangiato.

Nel mio caso si tratta anche di un servizio che faccio a salvaguardia dell'umanità: prima di colazione io non parlo, non faccio, non esisto. Povero il disgraziato che cerca di interagire e che si assicura orribili appellativi che nemmeno un camallo deriso dalla vita potrebbe sognarsi.

-Altro tròpos che incarno senza tanta originalità e che invece credevo mi rendesse unica e speciale:
#WRONG.-

Se anche voi avete lo stesso problema, questa ricettina viene in vostro soccorso: buttate tutto in un vasetto la sera prima, chiudete, ficcate in frigorifero e dimenticatevelo fino alla mattina dopo, quando, trascinando le ciabattone e sbadigliando con alito mefitico, vi dirigerete verso la cucina e, con somma gioia, troverete il vostro porridge bello pronto ad attendervi.

Dovrete solo scaldarlo e mangiarlo con quello che volete.

Ma veniamo a questa benedetta ricetta, che una ricetta alla fine non è:

  • una tazza (da caffè, da cappuccino, da the...decidete voi la quantità) di fiocchi di avena 
  • la stessa identica quantità (usate lo stesso contenitore per la misurazione) di latte vegetale o vaccino 
  • uno o due (o più a vostro gusto!) cucchiaini di sciroppo d'agave (o d'acero, o miele, o zucchero...)
  • 1/2 cucchiaino di spezie a scelta o semplicemente vaniglia e/o scorza di agrumi 
  • frutta disidratata a piacere come uvetta, cranberries, albicocche ecc. (facoltativo) 
  • un pizzico di sale 
  • un vasetto con il tappo in grado di contenere tutti gli ingredienti


Mettete l'avena, le spezie -se vi interessa ho optato per un mix di spezie che si chiama 'pain d'epice' (pan di spezie) dal sentore vagamente natalizio: mi porto avanti-, il sale e la frutta disidrata se utilizzata.

Versatevi sopra il latte, chiudete il barattolo e agitate un po' per mescolare tutti gli ingredienti.

Mettete in frigo e andate a dormire.

La mattina dopo riprendete il vostro barattolo e decidete cosa fare: questo porridge si può mangiare anche così, freddo, e quest'estate spesso mi è capitato di farlo, è ottimo da solo o con della frutta fresca, yogurt e magari un filo di miele.

Ma se fossi in voi farei un passettino in più e gli darei una scaldata veloce, aggiungendo un altro po' di latte se vi sembra troppo compatto.
Servite con dello yogurt, della frutta cotta (o della marmellata, o frutta fresca, e/o nutella, e/o burro di semi) e una manciata di pistacchi (o altra frutta secca) tritati grossolanamente.

Se trovate ancora dei fichi in giro, vi spiego come farli e usarli in questa ricetta.
In alternativa potete usare qualsiasi altra frutta, ma se scegliete delle mele o delle pere poco mature aumentate i tempi di cottura:
  • fichi
  • more (o altri frutti di bosco a vostra scelta)
  • miele (acacia, millefiori o di arance)


-non metto pesi o quantità, andate a vostra discrezione: spesso uso questa 'tecnica' anche per recuperare della frutta ormai più di qua che di là e se la cosa capita anche a voi sapete bene che è una situazione alla 'si salvi chi può' dove non ci sono regole precise.-

Lavate i fichi e tagliateli a metà, lavate anche le more e tagliate le più grosse a metà: aiuteranno a produrre un delizioso sughetto rosa.

Sparpagliate le more sul fondo di una pirofila e sopra disponetevi i fichi con il lato tagliato rivolto verso l'alto.

Irrorate abbondantemente di miele e cuocete in forno caldo a 200° per almeno 15 minuti.

*piccolo bonus: se invece che una colazione volete farne l'accompagnamento ad un tagliere di formaggi o il condimento tiepido di una sostanziosa insalata autunnale, aggiungete anche uno o due cucchiai (ma regolatevi in base alle vostre quantità) di aceto balsamico e, se vi gira, anche qualche fettina di cipolla rossa.*

Se non la utilizzate subito, trasferite la frutta cotta in un contenitore ermetico e conservatela in frigo per colazioni o altri pasti della settimana.



Tutto qui.

Semplice, anche se come al mio solito verboso, leggermente prolisso e con una punta di quella che può sembrare saccenteria, che in realtà è solo voglia di farvi capire come faccio quella cosa lì per davvero, o di darvi un consiglio che mi sarebbe piaciuto ricevere prima di fare un passaggio inutile...o un disastro vero.

Anche questo è un tratto del mio carattere...forse un pochino meno comune.

Se proprio non tollerate il porridge potete sempre ripiegare su una croccante granola e un po' di yogurt! Qui la mia versione con nocciole, pecan, olio di oliva e fave di cacao...yum.

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